Perchè Assad, appena prima della conferenza di Bruxelles e mentre sta vincendo battaglia dopo battaglia e riconquistando il territorio caduto in mano all’ISIS, avrebbe dovuto prendere la scellerata e assurda decisione di usare armi chimiche, mettendosi tutti contro e spianando la strada alla ritorsione che infatti puntualmente è avvenuta? La risposta è semplice: con tutta probabilità non l’ha fatto.
I dubbi sulla versione sbandierata da tutti i media – dell’attacco col gas su civili da parte dell’aviazione siriana – sono spuntati fin da subito, ma naturalmente non hanno avuto praticamente alcuno spazio. La Mogherini ha rapidamente – e ufficialmente – “condannato” Assad attribuendogli la responsabilità per il massacro, quando ancora non c’era alcun riscontro. E naturalmente si sono accodati tutti, a cominciare da Netanyahu, per proseguire con i governanti europei in bell’ordine. Questo ha fornito la legittimazione morale preventiva per l’attacco USA alla base aerea siriana, che, guarda caso, è quella da cui partivano i raid contro le postazioni dell’ISIS e che adesso è completamente inattiva. E l’ISIS, grazie a questo, sta GIA’ riguadagnando terreno. Ricapitolando: Assad stava ottenendo grossi successi contro ISIS/Daesh, riconquistando posizione su posizione e ricacciandoli all’angolo. Arrivano i nostri e bombardano la base aerea. L’ISIS sospira di sollievo. Esattamente contro CHI stanno combattendo gli USA? E chi sono i loro alleati?
Per scendere nel dettaglio delle stranezze di questa ennesima false flag:
- i White Helmets che manipolano i cadaveri di presunte vittime del sarin senza guanti;
- il “dottore” (che risulta radiato dall’albo dei medici U.K.), praticamente unica fonte dei media, ha tempo di mandare tweet e di fare foto e video nel bel mezzo di una tremenda emergenza medica e si offre di videochiamare chiunque per “testimoniare” su quello che sta succedendo: evidentemente non ha altro da fare;
- Orient TV, in un tweet, annuncia che parlerà dell’attacco con armi chimiche… alcune ore prima che la notizia dell’attacco compaia;
- I pick-up che compaiono nelle foto in cui si vedono le vittime a terra sono molto simili a quelli usati una settimana fa da “Al-Qaeda” per rapire circa 250 civili dalla zona di Hama (che è pro-Assad);
- Secondo fonti locali molte delle vittime dell’attacco chimico sono state riconosciute e sono parte di quei 250 rapiti una settimana prima.
E mi pare che basti.