La NATO questa notte ha bombardato più volte l’ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz, in Afghanistan, uccidendo almeno tre membri del personale sanitario e lasciando decine di feriti e almeno trenta dispersi. Come si affrettano a precisare tutte le fonti online, per errore.
Errore un par di palle. L’ubicazione di tutti gli ospedali e i centri di MSF è esattamente nota alla NATO, che ha le precise coordinate gps di tutte le sedi. Lo ha detto da poco a radiopopolare (gr delle 8.30 del 3/10/2015) Loris De Filippi, medico di Medici Senza Frontiere e responsabile dei progetti di MSF per l’Italia.
Siamo scioccatissimi, ovviamente, perchè un attacco di questo tipo era impensabile… è impensabile toccare delle strutture sanitarie, dovrebbero essere dei veri e propri santuari… Evidentemente.. gli americani definiscono… la NATO definisce in questo momento un “errore collaterale”, quindi…
(domanda del giornalista): Medici Senza Frontiere, nel suo comunicato, dice che è stato “più volte colpito”, questo potrebbe anche escludere un errore?
Non lo sappiamo, sta di fatto che tutte le strutture sanitarie di Medici Senza Frontiere, incluso l’ospedale di Kunduz, sono plottate, tutti conoscono il nostro gps, quindi… non, so, risulta difficile al momento tirare le conclusioni, quello che sappiamo è che è stato duramente colpito più di una volta.
Siccome le forze NATO non sono costituite da novellini imbranati, se ne può ragionevolmente trarre una conclusione: l’ospedale di Kunduz è stato colpito perchè lo si voleva colpire, magari approfittando del fatto che adesso si trova sulla prima linea degli scontri. Nella migliore delle ipotesi, a voler essere buoni buoni, si può ipotizzare che, pur sapendo benissimo cosa c’era lì, abbiano deciso di colpire comunque (e solo per neutralizzare alcuni “individuals threatening the force”, cioè solo alcuni elementi isolati). Ma stando le cose come stanno,in Afghanistan in questa fase storica, viene da pensar male.
La colpa è del sistema di potere afghano, corrotto e fazioso, e del debolissimo governo afghano, che per far fronte al ritorno dei talebani in alcune province, come quella di Kunduz, hanno avuto la bella idea di far rinascere – a Kundur da aprile/maggio – le milizie dei signori o signorotti della guerra. Non l’Afgan local police, la forza che fu pensata alcuni anni fa e che avrebbe dovuto spalleggiare la polizia regolare, ma vere e proprie milizie. Cioè il cancro che ha corroso l’Afghanistan, e che ha portato al successo i talebani dopo una devastante guerra civile al termine della quale in molti hanno preferito “ordine e sharia” ai signori della guerra. Pagati dal governo solo quando c’erano operazioni in corso, i miliziani hanno pensato bene di estorcere soldi alla popolazione e chiedere nei villaggi un figlio a famiglia “per combattere i talebani”. Cioè raccogliere tasse e coscritti, quello che i talebani fanno da anni, spesso con meno protervia e violenza di loro. (…)
Questo spiega perchè i talebani, come conferma il presidente del consiglio provinciale Mohammed Yusf Ayubi, da un anno avanzano, hanno già tentato una volta di conquistare i capoluogo e ora che controllano il 70% del territorio della provincia hanno potuto prendere Kunduz stessa e tenerla per tre giorni.
Questo significa che con tutta probabilità i talebani sono stati aiutati, almeno in parte, dalla popolazione locale, che preferisce loro ai signori della guerra appoggiati dal governo. Durante i combattimenti dei giorni precedenti l’ospedale aveva lavorato a pieno ritmo ed era “strapieno” di feriti, per lo più con ferite da arma da fuoco e molti dei quali in condizioni critiche. Come si legge sul sito di MSF, in un articolo che risale a quattro giorni fa,
Forniture e medicinali urgenti sono stati inviati a Kunduz via terra e via aereo per garantire una continuità di cure ai pazienti ricoverati e prepararsi a ulteriori afflussi di feriti.
Il dottor De Filippi ha detto nel corso dell’intervista che l’ospedale è in corso di evacuazione, perchè non è più agibile e ha precisato che era l’unico ospedale di quel tipo, un “trauma hospital”, nel nord del paese. Insomma, la distruzione dell’ospedale di MSF sembra proprio una punizione nei confronti della popolazione di Kunduz, rea di aver appoggiato i talebani, e assieme una manovra di tattica militare per indebolire la resistenza di talebani e civili, che non possono più contare sui medici di MSF per curare i loro feriti.
Forse, se non siamo proprio alla frutta, prima o poi questo attacco verrà considerato un crimine di guerra a tutti gli effetti. Nessuna speranza di punire i responsabili, ovvio.
P.s.: solo a distanza di poche ore, leggo che l’ONU parla già ora di “possibile crimine di guerra”. Incredibile. Talmente incredibile che scommetto finirà in nulla, o con qualche capro espiatorio minore. Interessante anche la precisazione sul fatto che i bombardamenti sull’ospedale sarebbero continuati per mezz’ora. Altro che errore. Anche perchè nel frattempo, mentre la NATO si affannava a sostenere la tesi dell’errore e del “danno collaterale”, il governo di Kabul la metteva giù diversa:
Ma il governo di Kabul, tramite il portavoce del ministero degli Interni, Seddiq Seddiqi, durante una conferenza stampa, ha dichiarato che nell’ospedale erano nascosti 10-15 talebani: “Negli scontri con le truppe governative, i terroristi hanno deciso di nascondersi nell’ospedale”. La struttura è stata considerata come un bersaglio militare (…)
Se non fosse una tragedia, sarebbe quasi comico. Ma mettersi d’accordo prima no?