P.s.: E comunque non li prenderanno vivi. Ci mancherebbe che abbiano la possibilità di raccontare chi e come li ha aiutati nella preparazione dell’attentato a Charlie Hebdo. Per farsi venire qualche dubbio (non sul fatto che siano stati loro a compiere effettivamente la strage, beninteso), si legga quello che ne dice Aldo Giannuli.
P.p.s.: ci mancava il siparietto comico: sbuca l’apposita “psicologa dell’Accademia militare del Politecnico federale di Zurigo” – nientemeno – a spiegarci come sia possibilissimo che i superterroristi perdano le carte d’identità (“Una situazione di battaglia come quella in cui si è trovato il fondamentalista islamico provoca un tale stress mentale da poter far dimenticare oggetti molto importanti.” ). Che suona già abbastanza assurda e stiracchiata di per se’. Peccato poi che non arrivi a spiegarci come sia possibile che “il fondamentalista islamico” compia l’errore ben più grave di portarsi dietro la carta d’identità mentre si prepara a compiere il suo attentato.